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Quali sono i migliori tour enogastronomici della Toscana?

Fornire una risposta a questa domanda è particolarmente complesso per via della ricchezza enogastronomica della regione.

La Toscana è da sempre un punto di riferimento per chi ama il buon cibo e il vino di qualità. La stessa cultura locale si basa anche su piatti tipici, vini di qualità assoluta, profumi, sapori e aromi che fanno da trait d’union tra la terra e la tavola.

Per questo fare un tour enogastronomico in Toscana significa immergersi appieno nella cultura locale, prendendo parte a percorsi capaci di combinare la bellezza dell’arte con il gusto delle tipicità locali.

I migliori percorsi enogastronomici della Toscana

I più ricercati e rinomati prodotti tipici toscani sono al centro di tour enogastronomici da fare in Toscana.

Scopriamo i più imperdibili:

  • Il tartufo bianco di San Miniato: il percorso si snoda lungo uno dei borghi medievali più belli d’Italia, nel cuore del percorso della Via Francigena. Le colline di San Miniato sono l’habitat ideale per la crescita del Tuber Magnatum Pico, ovvero il tartufo bianco di San Miniato. Qui sarà possibile vivere un’esperienza enogastronomica unica e particolarissima: la caccia al tartufo con il cane. Un’attività completata, naturalmente, dalla degustazione di prodotti tipici e dal tour nel borgo medievale;
  • La Maremma Toscana e i salumi di cinta senese: uno dei salumi tipici della Toscana nasce da un allevamento allo stato brado con gli animali alimentati con erba e cereali come mais e orzo. Allevati fin dai tempi degli Etruschi, si caratterizzano per il mantello scuro e la tipica fascia bianca che cinge il corpo del suino. Il tour enogastronomico comprende la visita ad un’azienda che alleva maiali di Cinta Senese e un pranzo tipico con i pregiati salumi. In questo modo sarà possibile degustare un prodotto di qualità e osservare la vita in fattoria, scoprendo le tecniche e le fasi di lavorazione e produzione dei salumi;
  • L’olio extravergine d’oliva toscano: famoso in tutta Italia e nel resto del mondo, l’olio evo della Toscana è uno dei più importanti prodotti tipici regionali. Un percorso enogastronomico ad hoc consentirà di visitare oliveti e degustare l’olio extravergine d’oliva Toscano IGP e Seggiano DOP. Nel corso del tour scopriremo le differenti fasi produttive, passando dalla terra al frantoio, dove osserveremo la trasformazione finale. Da non perdere la visita al Museo dell’olio di Seggiano.

Degustazioni nelle cantine della Toscana

Da sempre l’attività vitivinicola è una delle più importanti produzioni agricole della Toscana.

Qui possiamo trovare vini d’eccellenza, prodotti di altissima qualità apprezzati in Italia e all’estero.

Scopriamo le migliori cantine in cui fare le degustazioni in Toscana:

  • Castello di Ama: ci troviamo nel Chianti Classico, a Gaiole in Chianti, in un antico borgo di origini etrusche. Qui si producono vini di assoluta qualità, con tre Gran Selezione assemblate con uve provenienti da tre vitigni diversi. Castello di Ama è una delle cantine simbolo del posto, una tenuta che oggi è anche un museo di arte contemporanea;
  • Tenuta Sette Ponti: ci troviamo nel Valdarno Superiore, tra Firenze ed Arezzo, in una zona abitata già nel VII secolo a.C. da Etruschi prima e Romani dopo. L’ambiente è una delle 4 zone vitivinicole storicamente riconosciute come particolarmente vocate alla vite;
  • Petra, la cantina più avveniristica di tutta la Toscana: a Suvereto, in provincia di Livorno, sorge un’azienda che è stata capace di fondere architettura funzionale, avanguardia tecnologica ed enologia. Un cilindro in pietra rosa, tagliato da una scalinata e incastonato in una collina, è la porta d’ingresso ad un percorso di degustazione volto alla contemporaneità;
  • Rocca di Frassinello: nel cuore della Maremma grossetana troviamo una cantina progettata da Renzo Piano. Dalle linee eleganti ed essenziali, ha nella barricaia il suo cuore: un enorme quadrato sotterraneo di 40×40 metri incorniciato da un piano largo 20 metri che accoglie le altre fasi del ciclo produttivo. Sulla terrazza-tetto ecco l’elegante Pavillon, uno spazio luminoso dove degustare i vini dell’azienda;
  • Tenuta delle Ripalte: ci troviamo nell’Isola d’Elba, presso il Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano. L’azienda agricola è in cima a un promontorio da cui ammirare un paesaggio mozzafiato. Al centro ecco una villa ottocentesca circondata da casali più piccoli e poi da vigne di Aleatico, Fiano, Alicante, Carignano, Vermentino.

I migliori vini della Toscana

La Toscana è una delle regioni con più denominazioni d’Italia.

Vanta 11 DOCG, 41 DOC e 6 IGT.

Ma quali sono i migliori vini toscani?

Scopriamolo insieme:

  • Chianti Classico: è molto probabilmente il vino simbolo della regione. Vino rosso DOCG che viene prodotto esclusivamente nella zona del Chianti (tra le provincie di Siena e Firenze) con uva Sangiovese. Sapore asciutto e profumo intenso. Negli ultimi anni è diventato sempre più apprezzato e tutelato grazie al Consorzio Chianti Classico che raccoglie 500 produttori sotto l’etichetta del Gallo Nero;
  • Brunello di Montalcino: vino rosso DOCG prodotto esclusivamente con uva Sangiovese nel territorio del comune di Montalcino, in provincia di Siena. Insieme al Barolo è il vino rosso italiano dotato di maggiore longevità. Dal sapore caldo, asciutto, robusto, armonico e persistente;
  • Carmignano: vino rosso DOCG prodotto nella fascia collinare dei comuni di Carmignano e Poggio a Caiano in provincia di Prato. Secondo la disciplinare può essere prodotto con uva Sangiovese (minimo 50%), Canaiolo nero (fino al 20%), Cabernet Franc e Cabernet Sauvignon (da solo o insieme, dal 10 al 20%), Trebbiano Toscano, Canaiolo bianco e Malvasia del Chianti (da solo o congiuntamente fino a un massimo del 10%), altri vitigni a bacca rossa coltivati in Toscana (fino a un massimo del 10% del totale). Dal sapore asciutto, sapido, armonico e vellutato;
  • Nobile di Montepulciano: vino rosso DOCG prodotto nel territorio di Montepulciano, in provincia di Siena con uva Sangiovese (minimo 70%) e con la possibilità di utilizzare altri vitigni coltivati in Toscana (fino ad un massimo del 30%). Dal sapore asciutto, equilibrato, persistente;
  • Vernaccia di San Gimignano: vino bianco DOCG prodotto in una ristretta zona della Toscana tra Siena, Pisa e Firenze, nel territorio di San Gimignano. È stato il primo vino italiano a ricevere il marchio DOC nel 1966. È realizzato con vitigno Vernaccia di San Gimignano (possono essere utilizzate anche vitigni a bacca bianca non aromatici raccomandati o autorizzati per la provincia di Siena fino ad un massimo del 15%). Il sapore è asciutto, fresco, di buona persistenza, armonico.

I migliori piatti toscani

Il modo migliore per conoscere davvero il luogo che visitiamo, la sua gente e la sua cultura è quello di assaggiare i piatti tradizionali.

La Toscana è una terra capace di soddisfare anche i palati più esigenti grazie a zuppe, carni, primi, proposte di mare.

Scopriamo i migliori piatti tipici toscani:

  • Pappa al pomodoro: uno dei piatti poveri simbolo della tradizione toscana. E’ realizzato con pane raffermo rigorosamente senza sale, pomodoro, aglio, poco peperoncino, basilico e olio extra vergine d’oliva a crudo prima di servire;
  • Ribollita: uno dei piatti invernali per antonomasia. È una zuppa che contiene cavoli, fagioli, cipolle, carote, pane raffermo, olio extra vergine d’oliva. Da servire molto caldo. Il nome permette di comprendere di più: il piatto viene mangiato il giorno dopo che è stato fatto, riscaldato in una pentola con l’olio extra vergine d’oliva e poi bollito di nuovo. Questo lo differenzia da una semplice minestra di pane;
  • Panzanella: un piatto freddo, tipicamente estivo. Venne menzionato già da Boccaccio. È realizzato con pane raffermo, cipolla rossa e basilico. Condito con olio, aceto e sale. Si realizza lasciando il pane a mollo per una decina di minuti. Poi viene strizzato e vengono aggiunti gli altri ingredienti;
  • Panigaccio: è un disco di pane non lievitato preparato su testi arroventati sul fuoco. La pastella è fatta di farina, acqua e sale. I panigacci vengono cotti sui due lati e poi accompagnati con formaggi, stracchino, salse e affettati;
  • Bistecca alla fiorentina: certamente la bistecca più famosa d’Italia. Si prepara partendo dal taglio di carne, di scottona o di vitellone. È un taglio alto e comprensivo di osso, da cuocersi sulla griglia al sangue. Durante la cottura la carne non va mai bucata e girata un’unica volta, facendola cuocere cinque minuti per lato;
  • Cacciucco: il piatto di pesce più celebre della Toscana. Ha diverse varianti, tra cui le principali sono quella livornese e quella viareggina. È una zuppa di pesce povero, crostacei e molluschi. Viene servita con pane abbrustolito e agliato;
  • Lampredotto: sapore deciso e forte per quello che in Toscana è “Il panino”. È realizzato con l’abomaso, ovvero uno dei quattro stomaci dei bovini, cotto a lungo in acqua insieme a pomodoro, cipolla, sedano e prezzemolo. Può essere mangiato nel panino insieme alla salsa verde oppure come un normale bollito;
  • Castagnaccio: è uno dei dolci tipici toscani, realizzato con farina di castagne, uvetta, pinoli, noci, rosmarino. La versione più conosciuta è quella con scorze d’arancio, rosmarino e pinoli;
  • Torta co’ bischeri: è una torta di pasta frolla con ripieno di cioccolata, riso bollito, uvetta, pinoli, frutta candita, noce moscata e liquore. Una delle sue caratteristiche principali è la tipica forma tonda e, naturalmente, i bischeri, ovvero le decorazioni di pasta frolla ripiegata sul margine esterno.