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Arte, storia, cultura, paesaggi incantevoli e natura da sogno. La Toscana è ricca di punti di interesse, di destinazioni capaci di sorprendere in ogni stagione grazie a un concentrato di tesori nascosti in grado di conquistare ogni genere di turista.

Anche se tre giorni non sono sufficienti per visitare l’intera regione, possiamo comunque strutturare un itinerario che ci consenta di ammirare alcune delle destinazioni più importanti e i suoi posti più interessanti.

L’itinerario di 3 giorni in Toscana che abbiamo scelto racchiude alcune delle località più importanti in assoluto proponendo un insieme di must, ovvero una selezione di luoghi che non possiamo non visitare.

Il punto di partenza è la città più importante della regione, il simbolo della toscanità per antonomasia, Firenze.

L’abbiamo scelta anche perché facilmente raggiungibile grazie ai tanti mezzi di trasporto che la servono.

Dopo un’intera giornata dedicata alla scoperta della culla del Rinascimento, essa diviene una sorta di base, di punto di partenza dal quale muovere per approdare verso altre città e borghi di primaria importanza.

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Cosa vedere 3 giorni in Toscana

L’itinerario che abbiamo scelto toccherà Firenze, Siena, Pisa, Lucca, Montalcino.

Scopriamolo giorno per giorno.

Giorno 1: Firenze

Elegante e ricca di storia e cultura, Firenze conquista con la sua vivacità, con angoli nascosti, con i parchi e i giardini. E naturalmente con l’immenso patrimonio artistico e culturale custodito in musei, piazze, chiese.
Il nostro itinerario si snoda partendo dal centro storico e tocca una serie di siti che consentono di ammirare capolavori di Michelangelo, Brunelleschi, Leonardo:

  • Chiesa di Santa Maria Novella: partiamo dalla chiesa simbolo della città. Sorge sull’omonima piazza ed è un antichissimo centro di cultura francescana. In stile gotico-rinascimentale, venne costruita tra il XIII e il XV secolo. L’esterno è opera di Fra Jacopo Talenti e Leon Battista Alberti. All’interno possiamo ammirare capolavori unici al mondo, come la Trinità di Masaccio, gli affreschi del Ghirlandaio nella Cappella Tornabuoni, il Crocifisso di Giotto;
  • Duomo: la Cattedrale di Santa Maria del Fiore è la principale chiesa della città, la terza in Europa per grandezza dopo San Pietro a Roma e il Duomo di Milano. La costruzione iniziò nel 1296 e si concluse nel 1436. Vi lavorarono artisti come Arnolfo di Cambio, Giotto, Francesco Talenti, Giovanni di Lapo Ghini. La pianta è composta da un corpo di basilica a tre navate saldato ad una grande rotonda triconca che sorregge la Cupola del Brunelleschi, la più grande cupola in muratura mai costruita. All’interno del Duomo troviamo anche la più grande superficie mai decorata ad affresco, ben 3600mq realizzati da Giorgio Vasari e Federico Zuccari. Il Duomo è completato dal Campanile di Giotto, splendido esempio di architettura gotica fiorentina del Trecento. Realizzato su una base quadrata larga 15 metri, il campanile è alto 84,70 metri. Il punto più alto regala una vista panoramica mozzafiato sulla città. È raggiungibile percorrendo 414 scalini;
  • Piazza della Signoria: è la piazza più importante della città, sede del potere civile e posta a Sud della Cattedrale di Santa Maria del Fiore. Qui possiamo ammirare alcune importanti sculture: il David di Michelangelo (l’originale è custodito presso la Galleria dell’Accademia), Ercole e Caco di Bandinelli, Nettuno di Ammannati, la statua equestre del duca Cosimo I del Giambologna. Sulla piazza si affacciano importanti palazzi: Palazzo Vecchio, Loggia dei Lanzi, Tribunale della Mercanzia, Palazzo Uguccioni, Palazzo delle Assicurazioni Generali;
  • Palazzo Vecchio: è la sede del Comune ed è un simbolo dell’architettura civile trecentesca fiorentina. Al suo interno troviamo magnifiche sale tra cui il Salone dei Cinquecento. Custodisce opere di Buonarroti, Donatello, Verrocchio;
  • Ponte Vecchio: lungo 95 metri e costruito nel corso del XIV secolo, è il ponte più antico della città. È composto da tre ampi valichi ad arco ribassato. Il passaggio è fiancheggiato da due file di botteghe artigiane ricavate in antichi portici chiusi. Al centro del ponte le botteghe si interrompono per aprirsi a due vedute del fiume. Sopra il ponte troviamo una parte del Corridoio Vasariano, commissionato dai Medici per connettere Palazzo Vecchio a Palazzo Pitti;
  • Galleria degli Uffizi: uno dei più importanti musei del mondo. Vanta la collezione più grande di Raffaello e Botticelli ma anche opere di Giotto, Tiziano, Pontormo, Bronzino, Andrea del Sarto, Caravaggio, Durer, Rubens, Leonardo da Vinci;
  • Giardino di Boboli: è un museo a cielo aperto, un parco monumentale che custodisce opere d’arte uniche. Il suo modello ispirò numerosi giardini reali europei, Versailles compresa. È uno dei più importanti esempi di giardino all’italiana. Composto da laghetti, fontane, ninfei, tempietti, grotte, statue, edifici come la settecentesca Kaffeehaus, la limonaia;
  • Palazzo Pitti: l’imponente edificio rinascimentale ospita una serie di musei. Qui troviamo la Galleria Palatina con capolavori di Raffaello e Tiziano, gli Appartamenti Reali, l’Appartamento della Duchessa d’Aosta, il quartiere del Principe di Napoli, il Museo della Moda e del Costume, il Museo delle Porcellane, il Museo delle Carrozze.
Giorno 2: Pisa e Lucca

Pisa: un concentrato di emozioni e scoperte. Le attrazioni più importanti sono tutte concentrate in pochi metri, l’una di fronte all’altra. Ma Pisa è anche la città della scienza, diede la nascita a Galileo Galilei ed è sede della Normale di Pisa. Fu una delle quattro Repubbliche Marinare.

Scopriamo cosa vedere a Pisa:

  • La torre pendente: il simbolo per antonomasia della città e uno dei monumenti italiani più conosciuti nel mondo. Nasce come campanile della cattedrale di Santa Maria Assunta. I lavori ebbero inizio nel 1173 e durarono più di due secoli proprio a causa della sua inclinazione, che si manifestò fin da subito. Si trova su un terreno sabbioso e iniziò a pendere già dal terzo piano. È caratterizzata da 294 gradini per 56 metri di altezza;
  • Il Battistero: l’altro edificio simbolo di Piazza dei Miracoli è il Battistero dedicato a San Giovanni Battista. È il più grande Battistero d’Italia, con una circonferenza di 107,25 metri. La costruzione iniziò nel 1153 da Diotisalvi e venne completata oltre un secolo dopo da Nicola e Giovanni Pisano. Di grandissimo pregio, all’interno, il fonte battesimale e il pulpito ad opera di Nicola Pisano, dove sono scolpite le scene della vita di Cristo;
  • Duomo di Santa Maria Assunta: sempre in Piazza dei Miracoli troviamo la cattedrale della città, un capolavoro del romanico pisano, creato proprio a partire da questa chiesa e poi esportato nel resto della Toscana, in Corsica e Sardegna. Venne costruito a partire dal 1063 su progetto di Buscheto che fuse elementi classici, normanni, bizantini, paleocristiani e arabi. Attraverso il Duomo si voleva rappresentare la ricchezza della Repubblica Marinara di Pisa. Una particolarità testimoniata dalle ricche decorazioni con marmi multicolori, dai mosaici, dagli oggetti in bronzo, dai pregevoli marmi bianchi e neri, dalle colonne di marmo grigio;
  • Camposanto Monumentale: ancora in Piazza dei Miracoli per ammirare il cimitero costruito a partire dal 1277. Qui vi sono seppelliti i personaggi pisani più illustri, ma anche opere d’arte e sarcofagi d’età etrusca, romana, medievale, ottocentesca;
  • Palazzo Reale: costruito nel 1159 dalla Famiglia Gaetani e successivamente ampliato dalla Famiglia de’ Medici. Qui Galileo Galilei mostrò al Granduca Cosimo II de’ Medici l’uso del telescopio da lui inventato. Oggi ospita il Museo Nazionale di Palazzo Reale.

Lucca: una città facilmente visitabile a piedi o in bici, con un mix perfetto di differenti epoche. Qui ritroviamo imponenti mura rinascimentali, palazzi settecenteschi, grandi spazi imperiali che identificano la Lucca Ottocentesca.

Scopriamo cosa vedere a Lucca:

  • Le mura medievali: il simbolo della città ha 500 anni. Sono il monumento più grande di Lucca e uno dei più grandi della Toscana. Hanno un perimetro di 4 chilometri, 30 metri di larghezza e 12 di altezza. Vennero realizzate tra il 1513 e il 1645;
  • Il Duomo di San Martino: perfetto esempio di romanico rinascimentale, vanta una facciata policroma su cui c’è la statua di San Martino. Sul lato destro ecco un labirinto che si rifà al mito di Arianna e Teseo. Al suo interno troviamo il sarcofago di Ilaria Del Carretto, capolavoro di Jacopo della Quercia;
  • La Chiesa di San Michele: situata nell’omonima piazza, è insieme al Duomo la chiesa simbolo della città. È un capolavoro di architettura gotico romanica. La facciata, particolarmente alta, è ornata con quattro ordini di logge e sormontata da una grande statua in marmi dell’arcangelo Michele nell’atto di sconfiggere un drago con una lancia;
  • I Musei: il modo migliore per scoprire la storia della città. Imperdibili Palazzo Mansi, la Pinacoteca, la Domus Romana, il Puccini Museum, il Museo della Fondazione Barsanti e Matteucci, il Museo della Zecca di Lucca;
  • La Piazza dell’Anfiteatro: è una delle più belle piazze d’Italia, trasformata nelle forme attuali dal 1830 dall’architetto Nottolini che ne riprese il vecchio tracciato dell’anfiteatro romano. Particolarmente suggestive le quattro piccole porte d’accesso.
Giorno 3: Siena e Montalcino

Siena: situata nel cuore della Toscana e circondata da colline, Siena è una delle città medievali più belle del nostro paese. Il suo cuore è Piazza del Campo, con la caratteristica forma a conchiglia e luogo dove si tiene il famoso Palio di Siena.

Scopriamo cosa vedere a Siena:

  • Piazza del Campo: dalla forma a conchiglia con 9 spicchi, è considerata una delle piazze più belle del mondo. Dal 1300 è il centro della cita cittadina. Ha svolto la funzione di mercato e di raccolta dei sensi durante momenti politici, giostre e feste. Due volte l’anno ospita il celebre Palio;
  • Il Palazzo Pubblico: è il simbolo del potere politico della città, il luogo che ospita i governanti. Considerato uno dei più bei palazzi civici d’Italia, conquista per armonia e maestosità. Al suo interno troviamo il Museo Civico di Siena con gli affreschi di Ambrogio Lorenzetti;
  • La Torre del Mangia: 88 metri d’altezza per una costruzione che regala un panorama mozzafiato su Piazza del Campo, il Duomo, le colline. È caratterizzata da 400 scalini e prende il nome da Giovanni di Duccio, primo custode che spendeva tutti i suoi guadagni mangiando nelle osterie di Siena;
  • Il Museo Civico: contiene una delle allegorie più famose del mondo, quella del Cattivo e del Buon Governo dipinta da Ambrogio Lorenzetti. È il primo ciclo pittorico nella storia dell’arte il cui tema non è prettamente religioso ma civile. È un racconto che ci illustra di come il modo di governare sia l’elemento che decide il benessere o la decadenza di una società. Altro capolavoro del Museo è La Maestà di Simone Martini;
  • Il Duomo di Siena: con la sua caratteristica facciata in cui prevalgono il bianco e il nero, è dedicato a Maria Assunta. All’interno troviamo il pavimento ricco di simboli esoterici e storie religiose, la Libreria Piccolomini affrescata da Pinturicchio, la Cappella Piccolomini con 4 statue realizzate da Michelangelo, il Pulpito di Nicola Pisano con scene bibliche e della vita di Gesù.

Montalcino: situato a Sud di Siena, questo borgo medievale dall’aspetto fiabesco ci fa compiere un viaggio indietro nel tempo. Il paese, infatti, è rimasto pressoché intatto dal XVI secolo. È circondato da una possente cinta muraria e dominato da un antico castello. Dalla cima del borgo ammiriamo un panorama mozzafiato su colline e panoramiche strade di campagna.

Scopriamo cosa vedere a Montalcino:

  • La Fortezza di Montalcino: è una delle principali attrazioni della Val d’Orcia. Venne eretta nel 1361 inglobando le antiche mura della città. Ha una pianta pentagonale e mura dotate di camminamenti;
  • Palazzo dei Priori: realizzato tra la fine del XIII e l’inizio del XIV secolo, è decorato con gli stemmi dei podestà che hanno governato nel corso dei secoli. È sormontato da una torre medievale. Al suo fianco troviamo una struttura ad archi, la Loggia;
  • Il Duomo di Montalcino: è il principale edificio religioso della città, intitolato al Santissimo Salvatore. La chiesa venne realizzata nel ‘400 e successivamente ricostruita in stile neoclassico. Al suo interno troviamo numerose opere, tra cui la pala d’altare Immacolata Concezione con Gesù e Dio Padre di Francesco Vanni;
  • Visita alle cantine: Montalcino è la terra del Brunello, vino rosso a Denominazione di Origine Controllata e Garantita. È uno dei migliori vini d’Italia e il più longevo insieme al Barolo. Una visita alle cantine, con annessa degustazione, è assolutamente d’obbligo.